sabato, ottobre 10, 2009

GALLO & THE ROOSTERS + GARY LUCAS _press

www.elgallorojorecords.com

GALLO & THE ROOSTERS + GARY LUCAS
“The Exploding Note Theory”
( El Gallo Rojo Records, 2009)

da BLOW UP, ottobre 2009, DISCO DEL MESE.
di Enrico Bettinello (votazione 8)

Tornano Gallo & The Roosters, la creatura piu' selvatica e ruspante del "pollaio" El Gallo Rojo.
Per questo secondo disco hanno scelto un compagno di viaggio che sembra disegnato all'uopo, quel Gary Lucas che da Captain Beefheart a Jeff Buckley ha sempre usato la chitarra come arma di creazione di massa.
E' proprio Lucas a portare nel quartetto la teoria "beefheartiana" della "nota che esplode", quell'attitudine cioe' a suonare ogni nota come se non avesse alcun rapporto con quella che la precede e quella che la segue,
con conseguente effetto deflagrante. Ed e' sempre Lucas a sguazzare felice nel fangoso impasto della band,
che oppone la coppia clarinetto basso/trombone (gli ottimi Achille Succi e Gerhard Gschloessl) a quella basso/batteria del leader Danilo Gallo e del batterista Zeno de Rossi. Funeral Band che si e' fermata a bere con Tom Waits sul patio polveroso di un bar di periferia, organismo che sa essere giocoso e popular (la bella rilettura di Jamaica Farewell), ma anche sghembo e ossessivo, elettrico come un cortocircuito in un motel (Hushpukena), gang di fuorilegge che incide poesie sulle corteccie bruciate degli alberi
(il bellissimo omaggio al portiere Ivano Bordon firmato da de Rossi), materici e malinconici (Laura), Gallo & The Roosters danzano anche questa volta con gli spiriti piu' ispirati e se il brano - bellissimo - che chiude il disco e' dedicato a Ed Wood non e' forse un caso, condividendo con il bizzarro regista una straniante (ma realizzata con indubbia bravura) visione del mondo.
The Exploding Note Theory
somiglia cosi' a un piccolo circo dal tendone impunturato di blues, un circo in cui piu' che domatori ci sono indomabili animali capaci di mutare pelliccia per rendersi inafferrabili. (8)

Enrico Bettinello _ BLOW UP _ ottobre 2009


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http://www.romamusica.it/recensionegallo.htm
di Marina Conti

L’armonia musicale alla quale le nostre orecchie sono normalmente abituate va in frantumi al primo ascolto di questo cd. E sembra sprofondare di colpo nel dedalo del caos primigenio più totale: suoni stridenti cercano di farsi spazio prepotentemente pur nella totale indipendenza l’uno dall’altro.
Una follia contagiosa è il leitmotiv che attraversa l’intero album: “Gallo & The Roosters + Gary Lucas – The Exploding Note Theory”, e ad un tratto viene in mente qualcosa che somiglia alla stessa devastante e violenta schizofrenia sonora di Don Van Vliet, noto ai più come Captain Beefheart (negli anni ’60 portavoce di una musica d’avanguardia che rompeva con profonda alienazione qualunque forma melodica, tonale e ritmica per poi tentare di riassemblare il tutto a casaccio, fra il free jazz di Ornette Coleman e i quadri astratti di Jackson Pollock). Non è dopotutto inaspettato il riferimento a Mr. Van Vliet, dato che l’album si apre con la citazione dell’amico chitarrista americano Gary Lucas ( qui presente per aver suonato le chitarre in tutti i brani dell’album) proprio al Capitano e alla sua teoria delle note esplose: “Questa e' la "Exploding Note Theory" di Captain Beefheart: la musica deve svolgersi come se ogni singola nota non avesse alcun rapporto con la precedente e la successiva. Il rapporto tra le note in musica deve essere paragonabile a una serie di esplosioni di bombe nell'aria”. Lucas fece infatti parte della storica band del Capitano Cuore di Manzo e la Sua Magica Band ai tempi dell’album “Ice Cream For Crow” (Virgin, 1982), ed è evidente l’influenza da lui esercitata nel disco grazie alle inconfondibili pennellate western e psichedeliche delle sue chitarre imbizzarrite,che vanno ad aggiungere ulteriore geniale follia alla già satura atmosfera sonora. Fra gli undici brani, dieci originali più la rivisitazione di “Jamaica Farewell” scritta da Erving Lord Burgess e portata al successo negli anni ’50 da Harry Belafonte, è curiosa poi la scelta di Gallo fra i titoli di apertura e di chiusura dell’album: “Bela Lugosi” e “Ed Wood”. Un chiaro omaggio all’amicizia fra il regista e attore statunitense di film horror e di fantascienza Wood e l’attore Bela Lugosi (divenuto celebre per aver interpretato il film “Dracula”)?
Danilo Gallo ( bassista e polistrumentista, nonché ideatore e produttore del progetto), riunisce intorno a sè i suoi “galli” fra assoli di strumenti surreali che prendono tangenziali differenti fra loro ma con lo stesso comune denominatore: suoni anarchici come mine vaganti pronte per il gran botto finale...Nel baccano rumoroso di un prepotente rigurgito rimasto finora imploso alla liberazione collettiva.

Gallo & The Roosters & Gary Lucas - The Exploding Note Theory - Laura

martedì, novembre 27, 2007

news

c/o CINEMA TORRESINO _CENTRO D'ARTE _PADOVA _Italy _oct 25th/26th


go to:
www.myspace.com/elgallorojomusic 


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MUSIKFESTSPIELE SANSOUCCI POTSDAM
http://www.musikfestspiele-potsdam.de

URI CAINE ENSEMBLE



also...
july, 12th,
RAVELLO MUSIC FESTIVAL

Ravello, Sa, Italy
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GALLO & THE ROOSTERS at The Stone _New York www.thestonenyc.com calender/april
4/11 Friday
8 pm
El Gallo Rojo Records present: GALLO AND THE ROOSTERS
Danilo Gallo (bass) Francesco Bigoni (tenor sax) Zeno de Rossi (drums)
featuring Gary Lucas (guitar) Curtis Hasselbring (trombone)

mercoledì, ottobre 25, 2006


El Gallo Rojo + Chris Speed
di Neri Pollastri
_all about jazz
_Musicus Concentus_Tradizione in Movimento_Firenze_Sala Vanni_20.10.2006
Serata italiana (seppur con un illustre ospite statunitense come Chris Speed) al Musicus Concentus, con uno dei gruppi più apprezzati dell’attuale scena nazionale: El Gallo Rojo. La formazione, in verità, è la “All Star” dell’omonimo collettivo di musicisti, che - per una etichetta che ancora una volta ne condivide il nome - ha già prodotto numerosi ed interessanti lavori per formazioni diverse. Questo gruppo, in pratica un doppio quartetto per completare il quale è stata richiesta la presenza come “ospite” di Speed, è nato per rappresentare il collettivo in modo organico, ma è poi diventato una splendida realtà che sta attualmente impegnando i musicisti in modo sempre più intenso. Le ragioni divengono evidenti ascoltando il concerto. In primo luogo, i (numerosi) brani del repertorio proposto sono ciascuno il frutto del lavoro compositivo dei diversi componenti dell’organico. Il fatto poi che, nonostante le molte mani, il complesso del concerto abbia mostrato grande coerenza stilistica, dimostra da un lato l’indubbio feeling tra i musicisti, dall’altro il lavoro di adattamento che vi è alle spalle. Proprio quest’ultimo è un’altra ragione che spiega la crescente importanza del gruppo per gli stessi suoi membri: il modo di stare sul palco dei musicisti palesava infatti quanto gusto essi provino per questa musica potente e articolata, ora esplosiva, ora riflessiva. La struttura di base della proposta di El Gallo Rojo, così come è emersa sul palco della Sala Vanni (forse non il migliore possibile per un gruppo del genere, per i suoi rimbombi e per la mancanza di amplificazione, e che tuttavia non lo ha penalizzato molto, segno di un notevole equilibrio tra le parti), vede una marcata centralità della ritmica - i due contrabbassi, di Danilo Gallo e Stefano Senni, e le due batterie, di Zeno De Rossi e Massimiliano Sorrentini - con l’apporto della chitarra di Enrico Terragnoli e le tastiere e l’elettronica di Alfonso Santimone. Sul tessuto elaborato da quest’organico, intervengono le due ance - perlopiù sax tenore, in alcuni brani clarinetto - di Francesco Bigoni e Chris Speed. Quel che però si inserisce originalmente e, diciamo così, “trasversalmente” in questa struttura è il fatto che le tre coppie di strumenti lavorano in modo molto simile l’un l’altra, quasi come se fossero ciascuna un solo strumento, però molto più duttile e sofisticato. In tal modo, sono rari i momenti in cui un singolo strumento prende l’assolo, che perlopiù viene preso assieme dalla coppia, senza però che esso venga condotto all’unisono, bensì lasciando che ciascuno degli strumenti della coppia si esprima a proprio modo, sebbene a fianco dell’altro. Inserito in una musica spesso avanzante ad ondate progressive, sospinta a turno dai due contrabbassi o dalle due batterie e sulla quale i due sax sono liberi di fare una sorta di surf in pieno vento, l’artificio dell’uso degli strumenti accoppiati ha mostrato notevole efficacia e originalità. Tanto più che ogni coppia presentava al suo interno marcate differenze stilistiche ed espressive, evidenti specialmente nelle due batterie - più aggressivo e tradizionalmente ritmico Sorentini, più delicato, attento agli stacchi, quasi melodico De Rossi - e nei due sax - più rotondo e dedito all’espressività sui toni alti Bigoni, più aspro e “scuro” Speed. Un concerto quindi riuscito e interessante, segno emblematico della vivacità della scena sperimentale del nostro paese.
Francesco Bigoni_sax tenore_clarinetto
Chris Speed_sax tenore_clarinetto
Alfonso Santimone_rhodes_synth_elettronica
Enrico Terragnoli_chitarra
Stefano Senni_contrabbasso
Danilo Gallo_contrabbasso
Massimiliano Sorrentini_batteria
Zeno De Rossi_batteria

martedì, marzo 07, 2006

todo chueco__first cd for danilo as leader

El Gallo Rojo Records 314-5
GALLO & THE ROOSTERS_Todo Chueco
A surprising alliance of instruments which are usually confined to the hidden side of the music. A superb creative plot, a magnificent conspiracy against the institution of anaemic and well-mannered jazz, plotted by those on the lower part of the pentagram around the very original compositions of Danilo Gallo, but also built upon striking re-readings of material sourced from the heterogenious universes of Eric Satie or Tom Waits. Close around the bass, played by the leader, are the profound and inspired voices of the bass clarinet of Achille Succi, the trombone of Gerhard Gschloessl and the ever-moving percussion of Zeno de Rossi. The special contribution on the part of Daniele D’Agaro, Enrico Terragnoli and many others is not to be missed. _giorgio signoretti

personnel_________thanks to everybody, you all are great!

DANILO GALLO_double bass, acoustic bass guitar ACHILLE SUCCI_bass clarinet, alto sax on #5 GERHARD GSCHLOESSL_trombone ZENO DE ROSSI_drums, slit drum on #2, #7

_______nice guys featuring_______

ENRICO TERRAGNOLI_guitar on #3, #6 GIORGIO PACORIG_fender rhodes on #4 U.T.GANDHI_additional drums on #4 DANIELE D'AGARO_tenor sax solo on #4 NICOLA FAZZINI_alto sax on #5 (1st solo) PIERO BITTOLO BON_alto sax on #5 (2nd solo)

_______tracks________1. Kabu-l (D.Gallo) _2. Pièces Froides no. 1 (E.Satie) _3. El Gallo Sanchez (D.Gallo) _4. Lullaby of Rattlesnakes (D.Gallo) _5. Mysticisme Nucléaire (D.Gallo) _6. Alice (T.Waits, K.Brennan) _7. Pièces Froides no. 2 (E.Satie) _8. Bugsy Siegel (D.Gallo) _9. Udine (D.Gallo)

______e per dirla in italiano______Una sorprendente alleanza di strumenti solitamente relegati alla faccia nascosta della musica. Un superbo complotto creativo, una magnifica cospirazione contro il palazzo del jazz anemico ed educato ideata dalla parte bassa del rigo intorno alle originalissime composizioni di Danilo Gallo ma anche su fulminanti rivisitazioni di materiali provenienti dagli universi eterologhi di Eric Satie o di Tom Waits. Strette attorno al contrabbasso del leader vi sono le voci profonde ed ispirate del clarinetto basso di Achille Succi e del trombone di Gerhard Gschloessl e le percussioni mobilissime di Zeno de Rossi. Da non perdere i contributi speciali di Daniele "Alpino" D’Agaro, Enrico "The King" Terragnoli, Giorgio "Schreck" Pacorig detto Pirel, Nicola "Fatzinger" Fazzini, Piero "Ropie" Bittolo Bon, Umbertone Trombetta Gandhi. _giorgio signoretti
LISTEN

lunedì, marzo 06, 2006

press_todo chueco

Budd Kopman ___all about jazz USA
Bassist Danilo Gallo is the leader of Gallo & The Roosters, whose wackily wonderful Todo Chueco literally translates into English as "all (or completely) crooked, curved or bowlegged." However, chueco is also Spanish slang for "stupid" or "retarded," which might more closely reflect the attitude of Gallo and the band. Although Gallo and most of the Roosters hail from Italy, there is a distinct Spanish undertone to the many of the tracks. The music presented is unpredictable, irreverent and tongue-in-cheek enough to make one laugh out loud. However, layered over and under this riot is a stream of very tight and knowing music. Gallo and his gang know what they do, and expertly balance between these two worlds--they are having some serious fun. How could someone who thanks singer Captain Beefheart, reed players Ornette Coleman and Eric Dolphy and painter Salvadore Dali not have fun?
The Roosters are a quartet consisting of Gallo, reed player
Achille Succi (here mostly on bass clarinet), trombonist Gerhard Gschlossl and drummer Zeno De Rossi, with a few friends sprinkled here are there over the tracks.
Of the nine tracks, Gallo wrote six, with two pieces by Eric Satie and one by Tom Waits, and arranged everything. As the bottom of the band, Gallo sets the mood through his rhythmic pulse, as well as the boundaries of the harmonic territory. A powerful player, he continually pushes the band forward, directing the action. Succi is as free as a bird, and fits easily into any situation ranging from plaintive beauty to organized chaos, while Gschlossl slips, slides, sings and blurts as required. De Rossi, who can get very busy, is nevertheless always light and precise, playing counterpoint to the deep bass.
"Lullaby of Rattlesnakes" just about sums up the band, as the slinky, slithering line is laid down by the bass and trombone. Succi enters later, adding some harmony, along with a very eerie Fender Rhodes sound from Giorgio Pacorig. De Rossi crashes away as Daniele D'Agaro eventually breaks out on tenor saxophone in the final section, which is wild and slippery.
The way the two Satie pieces are treated speaks volumes. "Pieces Froides No. 1" is played quite straightly, with delicate drums and bass accompanying the melodic sounds of Gschlossl and Succi--one can almost hear its French origins. However, "Pieces Froides No. 2" is given a real ride as reverence gives way to French breakdancing more than once.
If Todo Chueco is any indication, Gallo & The Roosters would be a total hoot live, bringing everyone to their knees in laughter and appreciation as they create their deep musical fun house. Outstanding.
Published: February 20, 2008
luca canini____all about jazz http://italia.allaboutjazz.com/php/article.php?id=2336 _italy
Non hanno deluso le aspettative nemmeno “Gallo e i Galli”, protagonisti di un’esibizione furiosa e travolgente, con i piedi ben piantati nel free americano, gli occhi fissi sulla scena downtown newyorchese (Zorn, Ned Rothenberg, Dave Douglas) e il cuore rapito da suggestioni folkloriche sudamericane (o centropadane?). A guidare l’assalto ci ha pensato il contrabbasso potente e umorale di Danilo Gallo, infaticabile tessitore di ritmiche danzanti e groove irresistibili. Alle sue spalle il drumming splendidamente efficace di Zeno De Rossi, batterista versatile e quanto mai camaleontico (Joey Baron il modello di riferimento; Shelly Manne il padre spirituale), dotato di un senso della misura assai raro, di un controllo pressoché totale del proprio kit e di una strepitosa capacità di mettersi al servizio della musica. La front line ha visto la solita magistrale prestazione di Achille Succi, ormai un indiscusso maestro del clarone e del contralto, e la sorpresa Gerhard Gschloessl, trombonista di scuola teutonica (Albert Mangelsdorff nel cuore), dalle sonorità corpose e precise, funambolico senza mai perdere la lucidità.
mario gamba____il manifesto (4 dicembre 2007_visioni)_italy
..Jazz del tutto atipico nel programma della prima serata (An Insolent Noise Festival 2007, Pisa)... Gallo & The Roosters, quartetto emanazione del collettivo El Gallo Rojo, usa ingredienti free e temi balcanici, ritmi "da balera" nobilitati dal bel suono del batterista Zeno De Rossi, unisoni body and soul clarinetto basso-trombone (Achille Succi-Gerhard Gschloessl), toni epici alla Charlie Haden nelle parti del leader, il contrabbassista Danilo Gallo.... difficile trovare di meglio oggi in Italia.
giovanni natoli___debaser_italy
Taccuino di viaggio, manifesto della filosofia monocroma dell'autore, questo lavoro di Danilo Gallo può essere considerato il suo "Tjiuana moods"; ma, a differenza di Mingus che, grazie al bagno rigeneratore nei vizi della città bordello, del luogo di iniziazione di ogni americano, risorgette galvanizzato e vitale e in grado di produrre un'opera ricca di nuova linfa, nel suo "Gallo and the roosters" il contrabbassista e compositore foggiano trova nel Messico conferma dei suoi umori, sostanzialmente tragici.
Una passerella circense di scheletri in sombrero, l'incombenza del fato e dell'inevitabilità della morte e poi nient'altro e però l'articolarsi della mestizia in varie sfaccettature, talvolta persino allegre, anche se a denti stretti. Ma questo cd è anche il moltiplicarsi del suono del suo strumento; bassista di derivazione hadeniana, Gallo è innamorato dei suoni passivi del suo contrabbasso. Si sente un continuo schioccare come di frusta nelle tracce; la nota è indefinita e primeggia l'alone armonico delle corde. Un suono intestinale, color ciocco bruciato. Gallo, dicevo, distende il suo timbro per un organico abbastanza insolito, che vede al clarinetto basso Achille Succi (ex della band di Vinicio Capossela), al trombone Gherhard Gschlossl, e il fido Zeno De Rossi (attuale batterista di Capossela) ai tamburi.
Come si può intuire il timbro generale è scuro, tendente al cupo anche se con lampi; e già l'intro del brano "Kabu-l", che apre l selezione, imposta il piano di guerra, con il trombone di Gschloss duettare con l'archetto rognoso del leader. Dopo alcuni secondi il gruppo si compatta e su un beat binario, il brano prosegue tra gli schiaffi dei piatti di De Rossi e il legnoso stridere del clarinetto di Succi. Forma chiara e semplice che si perde e si ritrova per la strada. In fondo siamo in viaggio in una terra sconosciuta e dalle molte incertezze.
"Pieces froides n. 1" (Erik Satie) è l'alibi per abbozzare un ritratto in stile figurativo dello stesso autore alla scoperta delle terre nuove. Primi incerti, timidi passi. Passione per un artista come affinità. Come a dire: "In realtà l'ho scritto io!".
La rumba "El Gallo Sanchez" è un tenero racconto delle vie messicane; una dolce festa sta terminando e la gente raccatta le ultime briciole di piacere. Appare il primo ospite del disco, l'infida chitarra di Enrico Terragnoli, storta di Mexcal Oaxaca tra i tardivi petardi del batterista.
"Lullaby of the rattlesnakes" incede greve e malcerta in terreni pericolosi e sconosciuti, con il Rhodes di Giorgio Pacorig, sinistro organetto da horror serie z, fino ad incontrare il 9/8 e il sax perentorio di Daniele D' Agaro.
"Mysticisme nuclèaire" vede un summit di ance: tre sax contralto, Nicola Fazzini, Achille Succi e il lacerante grido dolphiano del promettente Piero Bittolo Bon. Siamo in un armageddon scandito dai tamburini militari di De Rossi. Per chi scrive il brano piu' bello della raccolta, tutto chiuso nella sua inesorabilità senza soluzione.
Tom Waits, uno dei musicisti preferiti da Danilo Gallo, viene omaggiato nella cover della sua tenera "Alice", rivisitata come fosse un'elegia funebre aperta da Terragnoli e con il growl del trombone di Gschloss a mimare la voce del crooner pstmoderno.
Il contrabbasso apre la rivisitazione del secondo dei "Pieces froides" di Satie; dopo la circospezione del leader la cover si trasforma in una chase di fiati sopra un malsano twist dispari.
"Bugsy Siegel", racconto delle gesta del mafioso ebreo fatto fuori da Lucky Luciano sarebbe un bel tema, tra i migliori scritti da Gallo: dico sarebbe perché questo arrangiamento, sebbene ottimamente eseguito, sa troppo di "Masada".
Un'altra nazione, un altro clima: "Udine". Il mesto ritorno a casa (in provincia di Udine, a Cavalicco, si trovano gli studi dove è stato registrato questo cd); l'autore tira le somme dei fasti messicani per riscoprire che alla fine, dei falò rimane solo la cenere. L'andamento è quello del blues, inevitabilmente, fino ad una improvvisa cantabilità di stampo ellingtoniano. Tracce di allegria, trattenute, quasi vincenti al rush finale.
marco delle fave___jazz it_italy
"Todo Chueco" e' il risultato di un lavoro di commistione, elaborazione e ricerca portato avanti dal collettivo creato per l'occasione da Gallo e De Rossi: alla front-line formata dal trombone di Gerhard Gschloessl e dal clarinetto (basso) di Achille Succi, si affiancano di volta in volta strumentisti di estrazione musicale variegata e multiforme, tra composizioni originali firmate dal bassista pugliese e rivisitazioni di brani celebri (i Pieces Froides di Eric Satie e Alice di Tom Waits) in una mescolanza continua di linguaggi diversi, espressioni e sonorita'
alekos pandelis___altrisuoni_italy
I "galli rossi" Danilo Gallo, Zeno De Rossi, Achille Succi e compagni faranno parlare di loro nei prossimi anni. La musica de El Gallo Rojo - etichetta, ma anche gruppo di Danilo Gallo, nonché modus suonandi et ars interpretandi - è jazz che sprigiona un'energia e una freschezza davvero uniche. La sua filosofia è perfettamente incorniciata da un "No tenemos que pedir permiso para ser libres", motto dell'etichetta e ancora o sempre della musica meditata, composta, liberata. Scorre come fluido rosso, infuocato e rovente, una delle più recenti uscite del gruppo, Todo Chueco. Nove pezzi che vanno da "Kabu-l" (1) a "Udine" (9) in senso figurato, ma anche geografico, passando per un boreale Erik Satie, nei suoi due "Pièces Froides", e un visionario Tom Waits, nel suo "Alice". Un viaggio che si prospetta siderale, metafisico, ma anche fisico per la verità, il cuore e la passione messa in una musica che nella sua forza risulta sempre struggente, dolce, incantevole. In sostanza ci sono tutti gli ingredienti per spiccare il volo, altissimi e lontani dalle schiere di un jazz made in italy patinato, e dare al contrario ad una mirabile lezione di buon, anzi, ottimo jazz.
ana isabel ordonez___jazz review_usa
“No tenemos que pedir permiso para ser libres” indeed no and this slogan fit perfectly in the music composed by Danilo Gallo. Contrabassist, composer and arranger, living in Venice, Italy, Danilo also runs his own record label, “El Gallo Rojo Records” with his cohort, Zeno De Rossi. I have heard strange names for record labels but this one surprisingly marries names, attitudes and composition with an amazing knack. Danilo Gallo has a solid classical foundation, but also a great endowment for testing the free waters. From innovation, creativity and appealing compositions up until the art work of this release, Danilo Gallo disengages tons of lyricism and fun. “Kabu-L” broaches with a bass/sax/drums gloomy introduction leading the chasm to a melodic high skilled trombone player, Gerhard Gschlössl, all of that bringing freedom of expression to every voice. “El Gallo Sanchez” allows the entering of “woods and ore” in a soft ballade, yet filled with great inventiveness and a well balanced drum section. “Lullaby of Rattlesnakes” and “Mysticisme Nucléaire” prove the extraordinary abilities of Gallo to compose and de-compose. Daniele D’Agaro’s flamboyancy on the tenor is awe-inspiring. “Bugsy Siegel” and “Udine” are also Gallo’s compositions, both conceding great context to Zeno De Rossi’s drums, Gherard Gschloessl’s trombone and Achille Succi’s clarinet. Succi provides a leisurely scenery, ideal for vagrant preoccupation... Verona saw Shakespearian beings born in his roots three centuries ago and nowadays hidden genius. The thing is that not only is Verona the nest of talents, but it is all Italy encrypted with virtuosity in Todo Chueco's release. This album is more than a gift and in a sense the title visualizes the way you will stand after listening to this creation, in a good meaning, as a ”gallo chueco!”
franco bergoglio___jazzitalia_italy
Bravi e coraggiosi. Perché sperimentano, perché mescolano i linguaggi e improvvisano davvero liberamente. Tutte cose di cui la musica, il jazz, hanno un gran bisogno, sempre. Danilo Gallo è un giovane contrabbassista, è nato a Foggia nel 1972, ma vanta già una notevole attività concertistica e didattica. Ha collaborato con una lista di nomi veramente ragguardevole. L'esperienza fatta si fa sentire anche nell'avanzata maturità del suo linguaggio. E' un musicista curioso, che si produce su più strumenti ed in contesti anche molto diversi tra loro. Il disco è forte, come si potrebbe dire di una pietanza dal gusto intenso. Questo avviene a partire dai ritmi: più vicini al rock e al folk che ad un certo jazz ancorato alle tradizioni, il tutto sapientemente miscelato a momenti più liberi, legati ad una estetica free. Ma su questo tessuto ritmico si involano improvvisazioni notevoli specialmente al trombone (nelle mani di Gerhard Gschloessl) e al clarinetto basso. Proprio quest'ultimo, suonato da Achille Succi, gode di alcuni momenti davvero preziosi, disseminati nell'intero lavoro. In Kabu-l, ad esempio, il brano di apertura, scritto da Danilo Gallo, c'è un notevole assolo di Succi, che si posiziona in un filone di musicisti italiani che praticano questo strumento con esiti di valore assoluto. (Il solito nome per tutti: Gianluigi Trovesi). Ma torniamo al disco: Todo Chueco è multiforme anche quando le composizioni non escono dalla penna di Gallo; e vanno da un omaggio a Tom Waits (Alice) a una rilettura di Satie, che inizia morbidamente per esplodere dopo pochissimo in una furiosa marcia rockeggiante. Il disco si chiude invece con un omaggio pensoso e delicato alla città di Udine, dove sono nuovamente in evidenza i soli di trombone e clarinetto basso, mentre Gallo costruisce dietro a loro un malinconico e "ombreggiato" accompagnamento.
angelo abbonante___jazz convention_italy
Covati dalla famiglia de El Gallo Rojo, neo etichetta indipendente, nata per dare libero sfogo a quelle teste musicali intrappolate da quel jazz italiano stantìo, i Gallo & The Roosters presentano un disco dal carattere moderno assiemato con periodi orecchiabili, cantabili e “ballabili” e con periodi più esplicitamente free, senza mai cadere nel monotono e scontato. Dal carattere roccheggiante di Kabu-l carico di un groove che smuove il corpo, si passa ad un’orientaleggiante Bugsy Siegel con un trombone e un clarinetto basso che si trovano ad intraprendere insieme il tema e le improvvisazioni, alla latineggiante El Gallo Sanchez capace di portare nel cielo quel sole afoso da affrontare all’ombra a colpi di pennichelle. Oltre al variopinto contributo dei brani firmati dal fantasioso contrabbassista e leader Danilo Gallo, trovano spazio anche note del repertorio di musica contemporanea dal quale vengono estratti due pezzi del compositore Eric Satie, Pièce Froides n°1 e n°2, e la melanconica Alice di Tom Waits. Qua e la nell’album si trovano a collaborare una buona manciata di altri musicisti per niente estranei alla linea di stile del quartetto. Un album che può tranquillamente girare oltre i confini dell’Italia. Infine volevo segnalare la pertinenza dell’intero progetto grafico, ben curato e capace di riuscire ad esprimere la contemporaneità della musica. Per tutti gli amanti dei files digitali, invece, consiglio di fare un giretto nel sito della El Gallo Rojo; all’interno si troverà la lista degli abum finora pubblicati con la relativa scheda e quasi in tutti i titoli si hanno a disposizione un paio di brani da scaricare (legalmente). Sicuramente si avrà modo di ascoltare qualcosa di nuovo e perché no, anche, interessante.
Esta edición de Dijazz Radio está dedicada a El Gallo Rojo Records. Del furor y delirio a la paz y bonanza, de la cacofonía a la rima: ésas son las premisas de Gallo and The Roosters. Abrimos el programa con ellos. Las selecciones son tomadas de su disco “Todo Chueco”. Sin duda, Gallo and The Roosters es uno de esos grupos que es preciso considerar ya dentro de los torrentes mágicos que archivan la mejor música del mundo: estructural, evocadora, de un grandioso contorno ornamental que reflorece a la égloga docta del arte. Después de un inicio soberbio, esto no acaba. Seguimos la programación con pequeños nuggets del catálogo de Gallo Rojo Records. Full Metal Klezmer, Zeno de Rossi Sultry, Henry Taylor y Mickey Finn son algunos de los proyectos que apuestan a la filosofía de la disquera: libre de ataduras estilísticas, libre experimentación y la distribución independiente. Gallo Rojo Records es una bocanada de aire fresco en el mundo del jazz.
cosimo parisi___music boom_italy
Gallo & the Roosters sta per i musicisti che gravitano intorno al Conjunto del Gallo Rojo, tutti in mostra nel migliore dei modi su un´incisione dal tono moderno, con spunti apertamente free e momenti più cantabili e melodici. Un´apertura mentale non scontata per la scena italiana e tuttavia una realtà quotidiana in paesi come gli Stati Uniti, dove la preparazione dei musicisti su più stili musicali è assolutamente normale. È così che su Todo Chueco trovano posto brani di autori cosí diversi come Eric Satie (i due "Piéces froides") e Tom Waits ("Alice"), mentre il resto è opera della penna del leader e contrabbassita Danilo Gallo. Il quartetto di base è completato da Achille Succi, per lo più al clarinetto basso ed anche al sax alto, il bravo Gerhard Gschloessl al trombone e Zeno De Rossi batteria. Da citare sono anche gli altri collaboratori sparsi qua e là per le composizioni a rendere l´album vario e scorrevole all´ascolto: Enrico Terragnoli alla chitarra, Giorgio Pagorig al Fender Rhodes, Daniele D`Agaro al sax tenore, U.T. Ghandi alla batteria, Nicola Fazzini e Piero Bittolo Bon ai sax alto in "Mysticisme Nucléaire", un brano esplosivo come il titolo che porta. Il gruppo è guidato con mano ferma da Danilo Gallo, in sintonia con le tendenze più moderne di un collega affermato quale Dave Holland. Utilizza benissimo la front line con due strumenti che si ascoltano raramente insieme, quali il trombone ed il clarinetto basso. Il suo è un talento sfaccettato, abile nel combinare insieme trame narrative diverse e renderle coerenti. Lo si ascolti nell´orientaleggiante "Bugsy Siegel" per rendersene conto, in cui incolla al suo ritmo i due fiati che improvvisano in contrappunto una melodia evocatrice di paesi lontani, impedendo che sfuggano via dalla via indicata. Nella pulsazione ritmica sviluppata insieme a Zeno De Rossi evidenziano una ricca articolazione musicale ed una partecipazione espressiva di tutto rispetto.
vincenzo roggero___all about jazz_italy
Danilo Gallo, contrabbassista, compositore e arrangiatore pugliese residente a Venezia, e' co-fondatore, insieme al batterista Zeno De Rossi, di El Gallo Rojo, giovane etichetta indipendente tesa a dare spazio e testimonianza ai fermenti piu' creativi e trasversali della vivace scena jazzistica del nord-est italiano. Di questa eterogeneita' del materiale musicale e delle fonti sonore, della grande capacita' dei musicisti di intervenire drasticamente su strutture armoniche e ritmiche canoniche reinventandole e caricandole di nuovi, emozionanti significati Todo Chueco, CD licenziato sotto la sigla Gallo & The Roosters, e' una splendida testimonianza. Contrabbasso, trombone, clarinetto basso, tre strumenti dal registro grave che qui esplorano a fondo le proprie insospettate risorse timbriche piu' una batteria mobile, agile, sempre attenta a rilanciare figure ritmiche cangianti per evitare il rischio della prevedibilita', costituiscono il dna espressivo di un'incisione densa e matura, accattivante e coinvolgente, arricchita dal contributo, in alcune tracce, di un manipolo di amici musicisti. Come in " Lullaby of Rattlesnakes", brano dall'incedere ipnotico illuminato da un fulminante solo del tenore di Daniele D'Agaro, o come nella dolente "Alice" di Tom Waits, dove la chitarra di Enrico Terragnoli colora di suggestive striature elettriche una melodia notturna. In un lavoro compatto e omogeneo, pressoche' privo di punti deboli, non possiamo non segnalare le fantasiose riletture di "Pieces Froides no. 1" e "Pieces Froides no. 2" di Erik Satie, l'iniziale "Kabu-l" in cui sprazzi di libera improvvisazione convivono con lunghe sezioni dal marcato groove ritmico, e il gustoso "El Gallo Sanchez", slow da siesta messicana con in evidenza il languido trombone di Gerhard Gschloessl. Attorno al contrabbasso catalizzatore di Gallo si muovono musicisti dal sentire comune e dalla mente aperta: Zeno De Rossi e' batterista eclettico come pochi, Gerhard Gschloessl privilegia un uso del trombone lontano da effetti pirotecnici o da esibizionismi muscolari, Achille Succi e' ormai un gigante del clarinetto basso, con il quale marchia a fuoco un disco tutto da gustare. Valutazione ***1/2
bruce lee gallanter___downtown music gallery_new york_usa
Featuring Danilo Gallo on acoustic basses, Achille Succi on bass clarinet & alto sax, Gerhard Gschloessl on trombone and Zeno De Rossi on drums, plus a half dozen guests on guitar, saxes and electric piano. Bassist & leader, Danilo Gallo, wrote six of the nine tunes here with two Erik Satie covers and one by Tom Waits. Danilo's feisty contrabass is often at the center of most of these songs. On "Kabu-l". the quartet moves back and forth between free and written sections effortlessly, the bass clarinet and trombone sounding great together. It is really the great, ever-creative and flexible playing by the contrabass and drums that sounds superb throughout. Satie's "Pieces Froides No. 1" is done with suspense-filled charm, spacious and enchanting. "El Gallo Sanchez" features some slide guitar and is sounds like a theme for a goofy western flick. On each piece, Danilo has written some memorable theme that will stay with you, rather folky and quaint, yet not particularly sounding like their from anywhere specific in Europe. Hatology & Nimbus recording artist, Daniele D'agaro plays a great twisted solo on "Lullaby of Rattlesnakes". The Tom Waits cover is the title piece from "Alice" and again it features some delightful slide guitar, muted trombone and that great drunken-sort of vibe that Tom Waits so much embodies. It never ceases to amaze me when music this good comes from relative unknowns from another country. Then again, it seems to happen almost very other week here at DMG.
libero farne'___musica jazz magazine_maggio06_italy_recensione multipla di 8 cd de El Gallo Rojo
EL GALLO ROJO: L’AUTOGESTIONE CONTINUA A DARE BUONI FRUTTI
L’autogestione continua a rappresentare uno strumento indispensabile nell’ambito della sperimentazione musicale. Nato nel 2005, El Gallo Rojo e’ un collettivo di otto persone (sette dei quali musicisti), coordinato dal contrabbassista Danilo Gallo e dal batterista Zeno De Rossi; a essi si aggiungono di volta in volta ospiti. L’etichetta discografica ha esordito con l’edizione di otto Cd, incisi fra il 2003 e il 2005, accomunati da una coerente e accattivante veste grafica.
...Una concretezza essenziale e austera, senza fronzoli, si appoggia su un contesto ritmico asciutto e incalzante. Si puo’ riscontare un’impronta analoga, ma con elaborazioni piu’ frastagliate permesse dalla formazione allargata, in “Todo Chueco”, che comprende episodi danzanti e altri di una certa sovreccitazione...

giovedì, gennaio 05, 2006

gallo & the roosters



















danilo gallo _bass _____venezia/foggia_italy
gerhard gschlößl _trombone _____munich/berlin_germany
achille succi _bass clarinet_alto sax _____nonantola/modena_italy
zeno de rossi _drums _____smartinoba/verona_italy

...and soon... the big GARY LUCAS!!!

mercoledì, gennaio 04, 2006

official discography

2009 _MAURO OTTOLINI SOUSAPHONIX _Cam Jazz _Italy


2009 _FAZZINI_GALLO_U.T.GANDHI TRIO _Anelli Records _Italy



2008_ANDREA MASSARIA NEW TIME TRIO _Tra Apollo e Dioniso _Artesuono _Italy

sideman



2008 _REMO ANZOVINO _Tabu' _Odd Times Records/Egea





2008 _MASSIMO CARLOTTO/MAURO PALMAS/MAURIZIO CAMARDI _Cristiani di Allah _Edizioni E/O



2008 _ROLLERBALL _La clinica del Rasoio _El Gallo Rojo Records Italy co-leader





2008 _ZOOM _Yolk Records _France sideman _compilation of european collectives





2008 _STEFANO BENINI _Fortynine Forever _Catsound Records _Italy sideman





2008 _TOMMASO GENOVESI 4et _Never Knows _Caligola Records _Italy sideman





2008 _FRANCESCO BEARZATTI "TINISSIMA" _Suite for Tina Modotti _Parco della Musica Records _Italy sideman





2007 _OSMIZA _Pop Gossip _Jazzengine _Italy co-leader







2007 _ZENO DE ROSSI SHTIK _Me' or 'Eynaim _El Gallo Rojo Records _Italy sideman





2006 _MICKEY FINN _Dudek! _El Gallo Rojo Records _Italy

co-leader





2006 _JESSICA LURIE ENSEMBLE _Tiger Tiger _Experience Magazine _Italy

sideman



2006 _MAURIZIO CAMARDI ENSEMBLE _Impronte_ _Caligola Records _Italy

sideman



2006 _BRUNO LAUZI & Orchestra Canzoni di Confine _In marilenghe _Numar Un _Italy

sideman



2005 _GUALTIERO BERTELLI & La Compagnia delle Acque _Annicinquanta_Altro Cd _Italy

sideman





2005 _GALLO & THE ROOSTERS _Todo Chueco _El Gallo Rojo Records _Italy

LEADER




2005 _ROOTLESS _Brian had a little plate _El Gallo Rojo Records _Italy

co-leader





2005 _PALO ALTO _Compilation _Relaxing Jazz _Jazz'n'Arts Records _Germany

co-leader





2005 _CRISTINA MAURO & Orchestra Canzoni di Confine _Incjant _Ass. Cult. Colonos _Italy

sideman



2005 _MALECON _Todos juntos _Alma Music _Italy

sideman



2005 _MORENO DAPIT _Oltre la linea del tramonto _FIM/CISLM_Progetto Mozambico _Italy

sideman

2005 _ENRICO TERRAGNOLI ORCHESTRA VERTICAL _L'Anniversaire _El Gallo Rojo Records _Italy

hermano del conjunto del gallo rojo



2005 _TRIO...? BANDA VARIABILE DI INVENZIONE MUSICALE _Musicamondo _Fricom srl _Italy

sideman



2005 _ELENA CAMERIN QUINTETTO _Grazie dei fior? _Caligola Records _Italy

sideman



2004_ANDREA MASSARIA NEW TIME TRIO _Giano _Artesuono _Italy

sideman





2004 _ALEXIAN GROUP _So me sinom _Ethnoworld Map/Venus _Italy

guest





2004 _GEE-GALLO-MINETTO _Cream of Mandarins _Artesuono _Italy

co-leader





2004 _STEFANO BENINI QUARTET _Fuori Servizio _Splasc(h) Records _Italy

sideman



2004 _ALJOSA JERIC QUARTET _The Venice Session _Kuhna Records _Slovenija

sideman





2004

_TOMMASO GENOVESI QUARTET
_Night Funk
_Caligola Records _Italy

sideman



2003 _PALO ALTO _Crash Test _Jazz'n'Arts Records _Germany

co-leader





2002 _PALO ALTO _Music by and for Lennie Tristano & Lee Konitz _Panastudio Productions _Italy

co-leader





2002 _ALEXIAN GROUP _Romano Drom _Ethnoworld Map/Venus _Italy

sideman





2001 _ANTONIO DI LORENZO _When the saints go marching out _Splasch Records _Italy

guest





2000 _ZIGANAMAMA _Ziganamama _Sottosuono _Italy

guest





1999 _MICHAEL CHIELLA _Sogni e Variazioni _Alta Voce_Interbeat _Italy

sideman



1998 _DRUMMATIC TRIO _Il buongiorno si vede dal mattino _Prod. Comune di Foggia _Italy

co-leader